Sul linguaggio (accenni)

La realtà (intesa come matrice) è composta e vive delle parole che conteniamo dentro di noi e che usiamo per rappresentarcela. Le parole formano storie. Le storie cambiano la realtà in quanto hanno il potere di ampliarla o restringerla, in tutti i casi la indirizzano. Ci sono parole ricche cioè più precise e quindi più potenti e ci sono parole povere cioè meno precise e quindi meno potenti.

Più parole conosci, più realtà contieni. Più parole riesci a maneggiare con destrezza, più realtà sei capace di creare. Più realtà crei, più territori hai per espandere la tua coscienza. Per esempio, puoi costruire spazi inutili, labirinti, gineprai dove incastrare te o meglio chi ti ostacola, in giochi  e paradossi inconcludenti. Oppure puoi creare spazi e territori da coltivare dove andare in esplorazione con chi se la sente di venire. La felicità, d’altronde prende senso e forma nella condivisione. Nella condivisione delle scoperte. Meravigliosamente inquietante. Quando si comincia? Chi viene?

“La consapevolezza ha bisogno di compagni” (C.C.)